Bonus Decreto Rilancio

Decreto Rilancio

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 19 maggio 2020 n.34 recante: “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19“.

Che cos’è il Decreto Rilancio?

Si tratta del nuovo decreto legge emanato dal Governo che introduce nuove misure in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, legato all’emergenza coronavirus.

Cosa prevede il nuovo decreto?

L’inserimento di nuovi bonus per lavoratori e famiglie, incluse agevolazioni per le imprese.

In questo articolo ci siamo focalizzati sull’aspetto economico, in particolar modo abbiamo preso in considerazione il bonus di 600 e 1000 euro nel mese di maggio.

Le novità per i lavoratori quali sono?

Tra i provvedimenti più attesi c’è quello riguardante la proroga del bonus di 600 euro per partite IVA e lavoratori autonomi.

Il bonus di 600 euro spetta a diverse categorie di lavoratori, i cui beneficiari si sono ampliati nel Decreto Rilancio:

  • titolari di partita IVA, attiva dal 23 febbraio, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • titolari di rapporti di co.co.co (collaborazione coordinata e continuativa), attivi dal 23 febbraio, iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, con i requisiti previsti dal decreto legge n.17/2020;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il loro rapporto tra il primo gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e che non abbiano pensione e nessun rapporto di lavoro dipendente;
  • operai agricoli a tempo determinato.

Chi sono i nuovi beneficiari?

  • Lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il primo gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo;
  • lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nel periodo tra il primo gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020;
  • incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019, derivante dall’attività, superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

Per chi riceve il reddito di cittadinanza?

Chi riceve un reddito di cittadinanza inferiore ai 600 euro potrà richiedere un’integrazione.

Chi ha diritto al bonus da 1000 euro?

  • I professionisti titolari di partita IVA;
  • autonomi iscritti alla Gestione speciale Ago;
  • co.co.co;
  • stagionali del turismo.

Le precedenti categorie, che possono dimostrare di aver subito nel secondo bimestre del 2020 una riduzione del fatturato pari al 33%, potranno ottenere un bonus di 1000 euro anziché di 600.


Le indennità concorrono alla formazione del reddito?

No, tutte le indennità previste dal decreto non concorrono alla formazione del reddito.

Come sono erogate?

Sono erogate dall’INPS in un’unica soluzione, rispettando un limite di spesa complessivo.
E’ prevista anche una disposizione per un’eventuale integrazione delle indennità con il beneficio del Reddito di Cittadinanza.

Come presentare la domanda del bonus?

Per presentare la domanda occorre collegarsi al sito dell’INPS e seguire la procedura indicata:

  1. effettuare il login al portale MyINPS
  2. cercare nella casella di ricerca: “domande per prestazioni a sostegno del reddito” e cliccare sulla casella corrispondente;
  3. andare successivamente su “indennità Covid-19”.

Ti ricordiamo, inoltre, che è necessario avere un Pin semplificato o essere in possesso dello SPID che ti permette di avere la tua identità digitale, con la quale avrai accesso a svariati servizi on-line della pubblica amministrazione e di aziende private che decideranno di aderire al sistema SPID.

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