
In Italia, con la Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023, art. 1, commi 101-111), è stato introdotto per la prima volta l’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali – come terremoti, alluvioni, frane e inondazioni. Le imprese devono assicurare i beni immobili e i beni strumentali utilizzati per l’attività aziendale. Si tratta quindi di fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature necessari all’operatività.
Il legislatore ha scelto di procedere in maniera graduale, stabilendo scadenze differenziate in base alle dimensioni aziendali. Le grandi imprese sono state le prime a dover adeguarsi, con obbligo operativo dal 1° aprile 2025. Successivamente, sarà la volta delle medie imprese, che avranno tempo fino al 1° ottobre 2025 per stipulare la copertura. Infine, le micro e piccole imprese dovranno mettersi in regola entro il 31 dicembre 2025, con la possibilità di sfruttare l’anno in corso per pianificare con maggiore calma le proprie strategie di protezione.
Questa suddivisione temporale risponde all’esigenza di garantire sostenibilità e gradualità, evitando di gravare in maniera eccessiva sulle PMI, che rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo ma che spesso hanno meno risorse organizzative per gestire obblighi complessi.
I Rischi della Mancata Stipula della Polizza Catastrofale
L’obbligo assicurativo introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 non è accompagnato da sanzioni amministrative dirette in caso di inadempimento. Tuttavia, la mancata stipula espone comunque le imprese a conseguenze rilevanti:
- Esclusione da contributi e ristori pubblici: lo Stato ha chiarito che in assenza di copertura assicurativa le imprese non potranno accedere ad aiuti o indennizzi in caso di evento catastrofale.
- Responsabilità degli amministratori: la mancata adozione di strumenti di protezione può configurare profili di mala gestio, esponendo gli organi di gestione a contestazioni da parte di soci o creditori.
- Rischio economico diretto: senza copertura, i costi per danni a beni strumentali e immobiliari ricadono interamente sull’impresa, con possibili effetti sulla continuità aziendale.
- Perdita di competitività: le imprese non assicurate possono trovarsi svantaggiate rispetto a competitor che hanno già integrato queste tutele nelle proprie politiche di gestione del rischio.
Anche senza multe formali, la mancata stipula comporta rischi finanziari, gestionali e reputazionali che possono compromettere la resilienza e la capacità di ripresa dell’impresa.
Per maggiori dettagli, è disponibile il Decreto Ministeriale Omnibus sul sito ufficiale del MIMIT:
https://www.mimit.gov.it/images/stories/normativa/DM_omnibus_polizze_catastrofali_27.05.2025_signed.pdf
Dall’Obbligo alla Cultura del Risk Management
La polizza catastrofale obbligatoria ci ricorda che esistono rischi a bassa frequenza ma ad alto impatto, capaci di compromettere la sopravvivenza dell’impresa. Proteggersi da questi eventi è fondamentale, ma non basta.
Un approccio maturo alla gestione del rischio aziendale richiede di:
- Individuare i rischi realmente critici per il settore e l’operatività aziendale.
- Allocare con criterio le risorse, evitando coperture marginali.
- Integrare assicurazione e pianificazione finanziaria per garantire resilienza e continuità.
L’obbligo normativo diventa così un’occasione per diffondere una cultura della prevenzione e trasformare il rischio in uno strumento di stabilità e vantaggio competitivo.
In sintesi: stipulare polizze su rischi marginali o irrilevanti è uno spreco per l’impresa. Nel momento del bisogno, si scopre che non proteggono davvero ciò che serve. Meglio concentrarsi sui rischi che possono realmente mettere a rischio la continuità operativa.
Come Funziona la Procedura di Liquidazione Anticipata
Un elemento rilevante della normativa (Art. 23) è la possibilità di richiedere una liquidazione anticipata del danno fino al 30%, previa perizia asseverata da un tecnico abilitato.
Tempistiche operative:
- La richiesta va presentata entro 90 giorni dall’evento.
- L’assicurazione deve effettuare un sopralluogo entro 15 giorni.
- Se non ci sono contestazioni, la liquidazione avviene entro 5 giorni dal sopralluogo o entro 20 giorni dalla richiesta se il sopralluogo non viene effettuato.
Questo meccanismo garantisce liquidità immediata per affrontare le prime spese post-evento, riducendo i tempi di inattività.
Obbligo Assicurativo per i Beni in Locazione
Se le parti (proprietario e conduttore) stabiliscono che la sottoscrizione della polizza sia a carico del conduttore/imprenditore, l’indennizzo verrà versato al proprietario, che è soggetto a un vincolo di destinazione per il ripristino dei beni danneggiati o periti della loro funzionalità.
In caso di inadempimento, all’imprenditore spetterà un risarcimento per lucro cessante fino al 40% dell’indennizzo.
Perché Agire Ora è Strategico
Anche se le scadenze sono state differenziate in base alla dimensione aziendale, rinviare la stipula della polizza catastrofale è un errore strategico. Ogni giorno senza copertura espone l’impresa al rischio di danni ingenti che potrebbero compromettere la continuità operativa.
Ecco perché è consigliabile muoversi subito:
- Capacità limitata delle compagnie assicurative: aspettare potrebbe significare non trovare copertura, dato che le compagnie hanno un limite alla capacità d’assunzione.
- Migliori condizioni: sottoscrivere la polizza in anticipo permette l’accesso a compagnie più solide e premi più convenienti, favorendo il principio di mutualità.
- Accesso alla co-riassicurazione SACE (fino al 50%) per il biennio 2024-2026 con riduzione dei costi.
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