Il ruolo principale del broker assicurativo, è sicuramente quello di trovare le migliori soluzioni per i propri clienti per così garantire le coperture più adeguate.

Il broker infatti, dopo aver studiato accuratamente la situazione del cliente, elabora le soluzioni assicurative senza anteporre i suoi interessi personali, bensì esclusivamente l’interesse del cliente in questione.

Tuttavia, si sente parlare sempre più di sistemi automatizzati in cui poterci inserire tutti i dettagli riferiti al cliente, per poi “sfornare” la polizza assicurativa che più gli si addice; il tutto con il minimo sforzo del broker e con la “sicurezza” per il cliente di aver ottenuto la massimizzazione dell’oggettività della polizza assicurativa.

Ci si è chiesti a tal proposito, se è realmente questo ciò che desidera il cliente: sarebbe davvero utile un sistema automatizzato che conferisce al cliente la soluzione “robotica” più adatta? O sarebbe meglio uno studio attento e preciso di tutte le circostanze, da parte di un broker?

Sicuramente il lavoro del broker senza l’eventuale utilizzo dei sistemi informatici, permetterebbe di “giostrare” la situazione del cliente, affinchè questo giovi dei maggior benefici possibili.

Inoltre, il più delle volte, ci si trova a dover elaborare soluzioni per le quali il cliente, non conosce l’effettivo significato di “massimale sufficiente”, “garanzia adeguata”, “franchigia accettabile”… elementi sicuramente favorevoli e riconoscibili dal broker ma non per certo dal cliente.

Per questo, l’utilizzo di un eventuale sistema automatizzato, non ci restituirebbe con certezza una polizza assicurativa che il cliente reputerebbe “accattivante”.

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